…Testo, musica e interpretazione producono un effetto avvolgente. Una magia.
Che incredibile, splendido raccoglimento ! Tante persone letteralmente incantate, come se ci trovassimo, tutti, immersi in un sogno. Mi sento dentro una Cattedrale. Dopo circa un’ora e trenta minuti, gli applausi raggiungono quasi la standing ovation. A luci accese, mentre gli altri spettatori vanno a congratularsi, mi sorprendo nel ritrovare il vecchio capannone del “Teatro Coppola” sempre meno capannone e sempre più teatro…
Nino Bellia
Un Concerto Spettacolo
Johann Sebastian Bach è il padre incontestato della musica occidentale. Non è più un uomo, è un monumento. Eppure in vita, per quanto apprezzato, rimase un musicista tra gli altri e faticò parecchio per guadagnare il proprio spazio.
Con JSB vogliamo rompere il freddo marmo monumentale per ritrovare l’uomo in carne ed ossa. Il bambino che rimane orfano e viene preso in carico dal fratello maggiore. L’adolescente che marcia per 400 km per potersi guadagnare un’istruzione. Il vorace giovinetto che tutto ascolta, tutto legge, tutto apprende. E poi il giovane virtuosissimo organista, l’innamoramento, il matrimonio, i figli, la prigionia…
La vita di Bach è un romanzo d’avventura e la sua ineguagliabile musica assume nuovi significati quando impariamo a conoscere chi la ha scritta.
Con la ricostruzione teatrale dei primi 35 anni di vita di Bach. E con una prassi esecutiva della sua musica filologica ed appassionata. Lavoro Nero Teatro delinea i contorni di un’artista dal carattere forte e appassionato, un’artista che non molla mai e che sempre è costretto a combattere. Di un artista che ci assomiglia, insomma. Noi COME BACH.
Note di regia
Tre musicisti, un attore, una aiuto regista, l’ufficio stampa, tre scenografi, un fonico, due fotografi, un video maker… la lista è lunga. Più di venti persone, a vario titolo, sono state attivamente coinvolte in questo progetto !
Non è facile. Non è mai facile tenere la barra del timone registico. Ma quando non ci sono soldi… quando la produzione parte con un “budget zero”… allora è proprio impossibile, non è solo difficile. Ne sono sempre stato convinto.
Ci voleva il Coppola per scardinarmi questa certezza, per mostrarmi la vacuità degli alibi che in passato mi hanno portato a dire “se solo me ne offrissero le condizioni…”. Noi ce le siamo prese le condizioni. E del limite ne abbiamo fatto virtù.
Perché quando nessuno è pagato, ma quello che si fa è bello, bello al di là dell’esito. Bello per il fatto stesso di essere non più sognabile, possibile, probabile, ma essere. Ecco che allora tutto si dipana naturalmente, come se ritrovarsi insieme a perseguire il bello fosse evidente, facile, dato.
Non c’è nulla che io possa dire su questa regia che non sia oscurato da questa semplice e rivoluzionaria epifania: SE VUOI DAVVERO, PUOI !
Puoi diventare un Cappelmeister, anche se sei l’ottavo genito di un musicista municipale.
Puoi diventare una pietra miliare sulla storia della musica, anche se nel frattempo devi badare ad una famiglia.
Puoi produrre uno spettacolo che coinvolge venti persone anche se vivi in Italia, oggi, al sud !
Noi COME BACH.
Cristiano Nocera
Note musicali
Bisogna difendere Bach dai suoi ammiratori.
(T.W. Adorno)
Per lo spettacolo JSB-Come Bach abbiamo scelto un ensemble musicale minimo, in termini funzionali : uno strumento melodico (flauto dolce/oboe), uno strumento basso (violoncello), e uno strumento armonico (clavicembalo).
Dopo aver riservato un posto d’onore ai pezzi originali per questo tipo di formazione (partita, suite, preludio per strumento solo, sonata per flauto), affidarsi all’arrangiamento è stata l’unica soluzione che ci permettesse d’offrire una visione quanto più globale sia possibile dell’opera di Bach… anche se non abbiamo l’organo da chiesa, né l’orchestra, né i cantanti, né il coro !
Il percorso è stato davvero piacevole: rubare una sonata all’organo da chiesa e affidarla all’oboe, dare una voce al clavicembalo piuttosto che ad un’altro flauto, oltraggiare il violino spogliandolo del suo assolo !
Bach stesso, all’epoca, non si è mai rifiutato di riciclare il proprio materiale musicale: facendogli cambiare forma, riadattandolo in funzione di nuove formazioni musicali, sostituendo al testo profano delle parole sacre, seguendo i propri bisogni al di là di qualsiasi mistificazione della sua musica. JSB va al cuore dell’opera di Bach trasportando la musica del compositore al di là della fredda rigidità che ha ereditato a torto e a forza di malintesi.
Anche Johann Sebastian, dall’alto del suo genio, ha avuto la preoccupazione, umile e molto umana, di “fare con quello che c’è”. Molto più di quanto non siamo portati a credere. E di “quello che c’era” lui ne ha fatto di tutto!
Johanne Maitre
Una Coproduzione cittadina a cura di Teatro Coppola e Lavoro Nero Teatro.
Da un idea di Cristiano Nocera e Johanne Maitre
Drammaturgia e regia: Cristiano Nocera
Direzione musicale: Johanne Maitre
Disegno luci: Alessandro Arena e Valeria Cariglia
Direzione di scena: Giuliano Lo Faro
Johanne Maitre: flauti dolci e oboi
Benjamin Chenier: violino
Enrico Dibennardo: clavicembalo
Cristiano Nocera: narratore/Bach
Rassegna Stampa